Accesso agli atti e carta d'identità dell'immobile

Vendi la tua seconda casa in totale sicurezza, grazie all’accesso agli atti e alla Carta d’identità dell’immobile

Scopri come essere sempre pronto con la tua documentazione quando ti siederai davanti al notaio per rogitare

Se stai cercando di vendere la tua seconda casa, attenzione! Sono finiti i tempi dove i notai rogitavano chiudendo spesso un occhio su alcune mancanze, specialmente nella documentazione che riguardava l’immobile.

Negli ultimi anni sono diventati sempre più pignoli quando si tratta di validare una compravendita immobiliare, ed è per questo che quasi sicuramente ti chiederanno di presentare l’accesso agli atti per pratiche edilizie.

Grazie ad esso è possibile ottenere tutte le informazioni che servono riguardo alla situazione urbanistica e catastale di un immobile. Informazioni essenziali per poter rogitare senza problemi di alcun genere.

Ecco perché – tu in primis – dovresti preoccuparti di fare questa operazione.

Eh già, perché se ti “dimentichi” dell’accesso agli atti, potresti rischiare perfino di farla saltare.

È compito del venditore verificare e reperire tutta la corretta documentazione per vendere casa. Ma troppo spesso questo non avviene: nel corso dei nostri 30 anni di attività, abbiamo incontrato più volte casi in cui il proprietario non era a conoscenza del fatto che il suo immobile non fosse conforme dal punto di vista urbanistico.

Per questo motivo, nonostante l’accesso agli atti non sia una pratica obbligatoria per legge, noi di GCase la vediamo comunque essenziale!

La carta d’identità dell’immobile

Da pochissimi anni – dal 2021 – è attivo un documento molto utile al caso tuo, che puoi richiedere con l’accesso agli atti: la Carta d’identità dell’immobile (detto anche fascicolo del fabbricato).

Vedila come se fosse una vera e propria fotografia dello “stato di fatto” di casa tua, a livello catastale e urbanistico.

Altro non è che un Fascicolo costituito da una serie di documenti ufficiali e da una scheda che riporta importanti informazioni, come:

  • Titolarità con Atto di provenienza
   
  • Anno di costruzione con Titoli abilitativi
    
  • Certificato/Attestato di Agibilità
    
  • Visura catastale con Planimetria e Pianta
    
  • Visura ipotecaria con Atti correlati

Puoi immaginare come la Carta d’Identità del tuo immobile sia importante anche per il notaio durante il rogito.

E se non possiedi già tutti questi documenti aggiornati, l’unico modo per ottenerli è attraverso l’accesso agli atti.

Ma che cos’è nel dettaglio la pratica di accesso agli atti?

E come fare per richiedere l’accesso?

Continua a leggere e ti fornirò tutte le risposte ai tuoi dubbi…

Che cos’è l’accesso agli atti per pratiche edilizie

Devi sapere che ogni Comune è obbligato a conservare tutti i documenti che riguardano gli immobili situati nel suo territorio, e a garantirne l’accesso (a chi ne ha diritto) per consultarli e ottenerne una copia.

Anche tu quindi hai diritto a richiedere l’accesso agli atti per le pratiche edilizie che riguardano la tua casa.

Questo tipo di atti amministrativi, che puoi visionare e richiederne una copia, riguardano nello specifico il settore edilizio e urbanistico. Ad esempio si può trattare di vecchie licenze o concessioni edilizie, condoni, certificati di agibilità, carta d’identità di un immobile, ecc…

In ambito immobiliare, grazie all’accesso agli atti, si può comparare quello che viene dichiarato “sulla carta” a quello che risulta realmente nel tuo immobile.

Perché il notaio richiede sempre più spesso l’accesso agli atti

Partiamo da questo dato di fatto: il notaio NON è obbligato per legge a richiedere l’accesso agli atti relativi a una compravendita immobiliare.

Tuttavia, ha il dovere professionale di verificare che la transazione sia valida, di garantire la legittimità dell’immobile e di tutelare i diritti di entrambe le parti: venditore e compratore. Tanto che risponde personalmente della veridicità delle informazioni contenute negli atti che rogita.

Ecco perché i notai richiedono sempre più spesso l’accesso agli atti prima di rogitare: per garantire che la transazione sia legale e priva di eventuali problematiche che potrebbero emergere in futuro, problematiche che potrebbero riguardare anche il suo operato.

Infatti, solo dopo aver verificato lo corretta compilazione di tutti i documenti necessari alla vendita, tu e il tuo compratore sarete sicuri di scongiurare complicanze future, come ad esempio ipoteche, o altre situazioni che potrebbero limitare o impedire la piena proprietà di quell’immobile.

Come richiedere l’accesso agli atti

In generale tutti i cittadini possono richiedere un documento alla Pubblica Amministrazione, ma devono dimostrare di avere un interesse diretto, concreto e attuale alla sua consultazione.

Lo stesso vale per la richiesta di accesso agli atti per pratiche edilizie, quindi tu (o chi ha un interesse collegato al documento da visionare) hai il diritto fare richiesta riguardo a un immobile di tua proprietà.

Ma come richiedere l’accesso?

Devi sapere che ogni Comune può avere delle proprie specifiche regole interne sull’accesso agli atti, quindi prima ti consigliamo di consultare direttamente il tuo Comune di appartenenza. Ma in linea generale gli step da compiere sono:

1)  Presentare domanda scritta – tramite apposita modulistica – all’Amministrazione che detiene il documento motivando la richiesta

2)  Specificare se si richiede una copia, in carta semplice o in bollo

3)  Consegnare la domanda

• A mezzo posta

• Tramite fax

• Per via telematica (e-mail)

All’interno della domanda dovrai indicare quali documenti vuoi vedere e qui devi essere il più preciso possibile.

Se ad esempio, come probabile che sia, ti servirà la Carta d’identità dell’immobile, dovrai specificare che ti serve quella, fornendo tutti i dati che ti vengono richiesti all’interno del modulo.

Una volta inviata la richiesta, l’Amministrazione può:

• Accogliere la richiesta

• Respingerla, se riguarda documenti esclusi dal diritto di accesso

• Limitarla all’accoglimento solo di una parte dei documenti richiesti

• Differirla nel tempo, per motivi legati alla propria organizzazione interna

In genere ogni Comune ha 30 giorni di tempo per rispondere.

Come puoi notare, la procedura non è immediata ed è un po’ macchinosa…

Se non sai come fare o non hai il tempo e la voglia di dedicarti a questa pratica, puoi avvalerti di esperti che possono occuparsene al posto tuo.

Noi di GCase abbiamo diverse convenzioni con tecnici della zona, per aiutare i nostri clienti a ottenere in tempi rapidi e senza intoppi l’accesso agli atti e a tutta la documentazione necessaria per un corretto rogito.

In parecchie occasioni abbiamo aiutato i nostri clienti a vendere la loro seconda casa nel lago d’Iseo o in Val Seriana, garantendo loro tutto il nostro supporto per avere in tempi brevi tutto il necessario per andare dal notaio senza brutte sorprese.

Conclusioni

In questo articolo hai compreso meglio che cos’è l’accesso agli atti per pratiche edilizie, perché è sempre più richiesto e come fare per richiederlo.

Inoltre hai conosciuto la Carta d’identità dell’immobile: documento che contiene informazioni utilissime per poter comparare quello che viene dichiarato “sulla carta” a quello che risulta realmente nel tuo immobile.

Se stai cercando di vendere la tua seconda casa, il nostro consiglio è: fai in modo di avere tutta la tua documentazione in regola prima di andare dal notaio.

Noi di GCase possiamo aiutarti a districarti in tutti questi impegni burocratici, supervisionando ogni fase della compravendita e non solo: abbiamo anche tutti gli strumenti per vendere la tua seconda casa più in fretta e al miglior prezzo.

Se vuoi affidarti a noi per vendere la tua seconda casa sul lago d’Iseo o in Val Seriana – contattaci – saremo felici di aiutarti, come abbiamo fatto con centinaia di nostri clienti negli ultimi trent’anni.

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